Verso il rinvio della PAC al 2023, proroga dei fondi UE agricoltura



Si tratta di una nuova attesa per il settore agricolo. La commissione Agricoltura del Parlamento europeo decide di rinviare di due anni la riforma della Politica agricola comune (PAC). Chiesta anche una riserva anticrisi con fondi extra-agricoli e il prolungamento dei Piani di sviluppo rurale.

Uno slittamento prevedibile dagli addetti ai lavori quello stabilito dall'Europarlamento circa l'entrata in vigore della nuova PAC, rimandata dal 2021 al 2023 se entro il 30 ottobre non saranno pronti nuovo bilancio UE e il progetto di riforma.

Si potrebbe tranquillamente parlare di un vero e proprio annullamento della riforma PAC post 2020, destinata a diventare una sorta di revisione di medio termine della Politica agricola attuale.

La riunione virtuale degli eurodeputati ha chiesto anche di prorogare i fondi europei attuali, evitando tagli inaccettabili sul budget della PAC, e di rafforzare gli strumenti per far fronte ai rischi aziendali e alle crisi di mercato, come quella generata dalla pandemia di Covid-19.

Gli eurodeputati sollecitano tuttavia lo stanziamento di un fondo anti-crisi da oltre 400 milioni di euro, in aggiunta alla normale dotazione finanziaria. La posizione adottata dalla commissione Agricoltura con il voto da remoto verrà negoziata con il Consiglio UE: l'obiettivo è di arrivare a un accordo entro il 30 giugno.

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